Visita al luogo di culto

Dopo l’incontro in classe gli insegnanti possono decidere di coinvolgere gli studenti in una visita a un luogo di culto del territorio.

L’obiettivo è quello di creare un’occasione di incontro con i fedeli che lo frequentano e un’opportunità di scoprire in che modo le diverse identità religiose, nel tempo, creano un legame con il territorio in cui vivono. È il luogo in cui si concretizza l’appartenenza a una comunità di credenti e in cui si realizza collettivamente la quotidianità religiosa, nella preghiera, nella ritualità, nella celebrazione delle festività. Incontrarsi presuppone essere disposti a andare verso gli altri, anche fisicamente, oltre che rispettare le regole e gli usi che il luogo di culto prevede.

È inoltre importante sottolineare la valenza sociale dei luoghi di culto e preghiera come punti di aggregazione, aiuto e assistenza fondamentali per le comunità migranti.

Roma offre numerosi luoghi in cui sperimentare concretamente il pluralismo religioso: chiese ortodosse, chiese protestanti, moschee, sinagoghe, templi buddhisti, induisti e sikh. Alcuni sono dei luoghi di culto veri e propri – presentandone tutte le caratteristiche architettoniche – altre sono associazioni culturali o centri in cui vengono svolte semplicemente alcuni riti, preghiere o meditazioni.

La varietà di luoghi di culto presenti in città, dove sorgono e come essi vengono costruiti dipende anche dalla presenza o meno di un’intesa stipulata con lo Stato italiano. Quest’ultima offre infatti alle varie confessioni religiose differenti dalla cattolica (per cui c’è invece un concordato tra Stati) di avere vantaggi all’interno della vita civile dello Stato. Tra questi ricordiamo: norme per l’assistenza spirituale nei luoghi di cura e negli istituti di pena, norme per il riconoscimento degli effetti civili dei matrimoni religiosi, norme a tutela degli edifici di culto, norme riguardanti il libero esercizio dei misti di culto, norme in materia di istruzione ecc.

Le visite ai luoghi di culto vengono predisposte tenendo in considerazione anche il territorio in cui la scuola sorge, per far sì che gli studenti possano conoscere in maniera più approfondita il loro quartiere, i luoghi che lo abitano e in cui spesso si recano i loro compagni.

Da quest’anno, nell’ambito delle testimonianze online, sarà possibile approfondire il luogo di culto della religione scelta attraverso dei video appositamente realizzati.

[Nel 2105 il centro Astalli e Caritas hanno pubblicato una ricerca proprio sul ruolo dei luoghi di culto nell’integrazione dei migranti che li frequentano: Luoghi comuni, Luoghi in comune – Percorsi di dialogo e conoscenza a partire dai luoghi di culto della provincia di Roma. A questo link c’è la versione scaricabile e alcuni video che raccontano le visite ai luoghi di culto e alcuni incontri in classe.]

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Per approfondire scarica la scheda Roma delle religioni

Maggiori approfondimenti sui luoghi di culto di Roma e di altre città italiane ed europee si trovano nella scheda focus I luoghi delle religioni.

Di seguito un piccolo itinerario attraverso i luoghi di culto in cui, negli anni, si sono svolti il maggiore numero di visite.

Tempio Maggiore

I luoghi dell’ebraismo nella capitale sono numerosi, proprio per la storia antica del popolo ebraico a Roma. Pochi sanno che ci sono diverse sinagoghe di riti diversi (italiano, sefardita, ashkenazita), ma è senz’altro il Tempio Maggiore, costruito nel 1904 nell’ex ghetto, il luogo di culto più noto e che è possibile visitare insieme al Museo ebraico.

Grande Moschea di Roma

Il Centro Islamico culturale d’Italia – Grande Moschea di Roma progettato dall’architetto Paolo Portoghesi è senz’altro il luogo di culto islamico maggiormente visitato insieme al alcune associazioni culturali islamiche presenti nei diversi quartieri romani. E’ la più grande moschea d’Europa e può ospitare fino a 12 mila fedeli contemporaneamente. La moschea è un punto di aggregazione e di riferimento in campo religioso e fornisce anche servizi culturali e sociali.

Moschea Al-Huda

La moschea “Al-Huda” nel quartiere Centocelle, è la seconda moschea di Roma. Qui ha sede l’Associazione Culturale Islamica In Italia fondata nel Marzo del 1994. Le molteplici attività che vengono svolte dall’Associazione ne fanno un sicuro punto di riferimento per i musulmani della capitale ma anche per i non musulmani che possono frequentare i corsi di arabo per adulti e bambini e le lezioni di cultura e religione islamica. Nella moschea si svolgono le cinque preghiere quotidiane alle quali partecipano i musulmani di diverse nazionalità.

Chiesa cristiano-ortodossa russa Santa Caterina martire

All’interno delle diverse confessione cristiane troviamo anche diversi modi di costruire e adornare le chiese. La chiesa ortodossa di S. Caterina Martire di Alessandria sembra guardare il Vaticano perché sorge in cima alla stazione ferroviaria Roma S. Pietro, all’interno del perimetro di proprietà dell’ambasciata russa.

Parrocchia cristiano-ortodossa romena Esaltazione della Santa Croce

Ci sono anche molte altre chiese ortodosse, soprattutto romene, spesso ospitate in locali di altre chiese cattoliche, come la parrocchia dell’Esaltazione o Elevazione della Santa Croce in zona Tuscolana. Un luogo di culto che è diventato punto di riferimento per i tanti fedeli ortodossi di origine romena che provengono da tutta la città di Roma.

Tempio valdese

Tra le chiese protestanti non può mancare la storica visita alla Tempio valdese di Piazza Cavour, costruito in epoca post risorgimentale e terminato nel 1913. Il pastore accoglie le classi e conduce gli studenti nella storia dei valdesi in Italia e nelle diverse fasi che hanno portato alla costruzione del luogo di culto.

Chiesa Battista

Di grande rilievo, è anche la Chiesa Battista di via delle Spighe, nel quartiere Alessandrino costruita nel 1948. La sua storia ha inizio con la missione dell’Istituto Taylor che sin dal 1923 si è dedicato a chi si trova nel bisogno, gli orfani prima, gli anziani oggi. Da quest’opera non è nata solo la chiesa ma successivamente anche le sale d’incontro e le aree verdi circostanti. Nel 2017 vi si sono trasferiti anche gli uffici amministrativi dell’Unione Cristiana Battista in Italia (UCEBI) per formare oggi un piccolo villaggio battista.

Tempio buddhista Hua Yi Si

A Roma ci sono diversi luoghi in cui si esprimono anche le differenti tradizioni e scuole buddhiste. Uno dei più grandi templi d’Europa è il tempio buddista cinese-italiano Hua Yi Si inaugurato nel 2013. A forma di pagoda, sorge nel quartiere prenestino, in via dell’Omo, zona industriale che precede l’uscita 16 del G.r.a. A condurre le visite ci sono alcune maestre residenti provenienti da Taiwan.

Centro Zen Anshin

Un altro centro buddhista che accoglie gli studenti in visita, sito nel cuore di Trastevere è il Centro Zen Anshin, che sebbene non sia visibile dall’esterno, una volta entrati ci si dimentica di essere nel centro di Roma. Il centro è affiliato alla Sanshin Zen Community ed è associato all’Unione Buddhista Italiana. Possiede delle sale per le tante attività proposte, e un bellissimo giardino zen. La meditazione e le attività sono aperte a tutti, indipendentemente da credo religioso e cultura.

Tempio Om Hindu Mandir

Meno numerosi e poco noti sono invece i templi induisti e sikh, diffusi soprattutto nelle periferie romane dove le comunità sono maggiormente presenti. Da segnalare l’Om Hindu Mandir di Torpignattara e il Tempio Sikh di Roma Anagnina. Il Tempio Om Hindù Mandir è situato nel cuore cittadino di Tor Pignattara, a Roma. Il significato del suo nome (Om Mandir) vuol dire rispettivamente: Om come «universo», un tutto che si relaziona al cosmo, invece, Mandir indica la«casa» di preghiera come luogo di ri-congiunzione tra l’uomo, la sua anima e le sue divinità.