I migranti forzati sono un popolo immenso, che aumenta costantemente anno dopo anno. Oltre 100 milioni di persone, negli ultimi 10 anni, infatti sono state costrette a fuggire dalle loro case cercando rifugio all’interno o all’esterno dei propri confini nazionali. Un esodo forzato che riguarda l’1% della popolazione mondiale. Di fronte a emergenze che diventano rapidamente catastrofi umanitarie i sistemi di protezione appaiono sempre più fragili e incerti.
Secondo il rapporto pubblicato in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2020 dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) il numero dei migranti forzati alla fine del 2019 ha raggiunto i 79,5 milioni, un dato mai così elevato. Di questi, circa 45,7 milioni erano sfollati interni, mentre sono state 33,8 milioni le persone costrette a fuggire oltre confine.
Le cause di tale incremento sono da ricercare nel moltiplicarsi dei conflitti. A preoccupare sono in particolare le nuove crisi che interessano la Repubblica Democratica del Congo, nella regione del Sahel, in Yemen e in Siria, quest’ultima ormai al decimo anno di conflitto e responsabile dell’esodo di 13,2 milioni di persone.
Inoltre, una mappatura più precisa della situazione dei venezuelani che si trovano fuori dal proprio Paese, molti non legalmente registrati come rifugiati o richiedenti asilo, ma per i quali sono necessarie forme di protezione, ha permesso di evidenziare la presenza di 4,5 milioni di profughi.
ll Rapporto dell’UNHCR mostra che:
- Due terzi delle persone in fuga all’estero provengono da cinque Paesi: Siria (6,6 milioni), Venezuela (3,7 milioni), Afghanistan (2,7 milioni), Sud Sudan (2,2 milioni) e Myanmar.
- anche se gran parte dell’attenzione è catturata dalle difficoltà dell’Europa nella gestione dei rifugiati, la maggior parte dei rifugiati del mondo vive altrove. La Turchia è il Paese che ospita il maggior numero di rifugiati (3,6 milioni), seguita da Colombia (1,8 milioni), Pakistan (1,4 milioni), Uganda (1,4 milioni), Germania (1,1 milioni).
- L’80% delle persone in fuga nel mondo è ospitato in Paesi afflitti da insicurezza alimentare e soggetti al rischio di cambiamenti climatici e catastrofi naturali.
- Il 77% dei rifugiati nel mondo provengono da scenari di crisi a lungo termine. Per esempio, quella in Afghanistan, ormai entrata nel quinto decennio.
- L’85% dei rifugiati vivono in Paesi in via di sviluppo, generalmente in un Paese confinante con quello da cui sono fuggiti.
- Circa il 40% dei migranti forzati sono minori.
Dati
Portale UNHCR sulle emergenze in corso
Dati aggiornati sugli arrivi attraverso il Mediterraneo
Eurostat – Migration and migrant population statistics
Rapporto annuale Jesuit Refugee Service
Rapporto annuale del JRS Europa (anno 2019)
Approfondimenti
IDMC – Internal Displacement Monitoring Centre – Global Report on Internal Displacement 2020
Greek Council for Refugees and Oxfam briefing
JRS Service to Internally Displaced Persons
Materiali della Commissione europea sulla realizzazione dell’Agenda europea sull’immigrazione
C. Peri, “Migranti: l’Europa cambia?“: Aggiornamenti Sociali (maggio 2018)
Recommendations on the NDICI migration spending target
CONCORD Toward global compacts on refugees and on migration
Rapporto Oxfam, Libia, l’inferno senza fine
Position Papers e manuali
JRS Service to Internally Displaced Persons (IDPs)
Strategic Framework for JRS in Europe 2019-2021: Growing in Hospitality and Solidarity across Europe
Providing Hope, Investing in the Future: Education in Emergencies & Protracted Crises (maggio 2016 – in inglese)