L’integrazione dei migranti forzati richiede percorsi graduali e complessi, che necessitano di accompagnamento a livello economico, sociale e culturale. Per aumentare le possibilità di successo è fondamentale avviare questi processi tempestivamente, fin dall’arrivo in Italia. Il servizio di accompagnamento all’autonomia lavorativa e abitativa coordina tutti gli interventi per l’inserimento sociale realizzati dal Centro Astalli, organizza le sue attività secondo modalità che siano il più possibile progettuali, evitando o riducendo al minimo interventi assistenziali o emergenziali.
Per ogni persona, di cui si cerca costantemente il coinvolgimento attivo, viene ideato un piano di accompagnamento individuale, strutturato in fasi e tempi stabiliti, il cui obiettivo principale è sempre il raggiungimento di una piena autosufficienza economica, presupposto per una positiva integrazione sociale.
Nel 2020 il servizio ha rappresentato in un punto di osservazione privilegiato dell’impatto che la pandemia ha avuto sulla vita quotidiana dei migranti. Con il lockdown si è assistito a un drammatico quanto repentino scivolamento verso una condizione di più profonda precarietà e incertezza. Per molti rifugiati questo si è tradotto nella perdita del lavoro e nella conseguente impossibilità di rispondere puntualmente a impegni quali il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze, ma anche alla necessità di avere cibo e farmaci.
In collaborazione con gli altri servizi del Centro Astalli e del territorio, si è cercato di trovare soluzioni che andassero oltre la contingenza del momento. In particolare si è intensificato il lavoro con lo Spazio Inclusione per la ricerca di opportunità occupazionali e formative.
Lo sportello ha accolto richieste e problematiche molto diverse tra loro, ha sostenuto i migranti assistiti nelle questioni sociali più disparate, ha cercato di farsi carico di paure e disorientamento senza rinunciare a lavorare per l’autonomia di ciascuna delle persone incontrate. Molta attenzione hanno richiesto i nuclei familiari sia per quanto riguarda il soddisfacimento di bisogni primari che di quelli legati all’istruzione dei più piccoli. Reperire gli strumenti informatici e mettere i genitori in condizione di poterli utilizzare sono state azioni essenziali per non allentare i legami con la scuola, presidio fondamentale di inclusione e integrazione.
